Oggi ti portiamo in oriente e più precisamente nella vivace capitale della Corea del Sud. Proprio nel pieno centro di Seoul si trova infatti un edificio davvero speciale, dove storia e modernità si fondono per dare vita a un fiorente spazio creativo.
Il contesto in cui nasce lo spazio creativo Oddhaus
Entrando nello spazio creativo Oddhaus troviamo oggi un ristorante e un originale studio d’arte, ma la struttura vanta una lunga storia, che ancora oggi si respira tra le sue mura.
Alla fine della dinastia Joseon, il regno confuciano durato quasi cinque secoli e terminato sul finire dell’ Ottocento, questo luogo era chiamato Jolly House e qui si tenevano le riunioni sociali dei diplomatici. Dal 1923 è poi diventato la sede del governo militare statunitense per trasformarsi da luogo governativo-militare a luogo di cultura nel 1967, quando divenne la sede degli uffici della Shina Ilbo.
In Corea del Sud tutti conoscono questo nome perché è il primo giornale a colori del Paese e la sua sede ha trovato spazio nel cuore di Seoul da quasi un secolo, raccogliendo e raccontando la storia moderna e contemporanea della Corea.
L’edificio è immediatamente riconoscibile dall’esterno per i suoi mattoni rossi a vista e vanta dei sontuosi interni con diversi fregi e caminetti della metà degli anni ’20 provenienti da Shanghai. L’importanza storica di questa struttura è indiscussa, tanto che nel 2008 è stata dichiarata patrimonio culturale dal governo coreano.
A partire dal 2022 qui è nato lo spazio creativo Oddhaus, dove hanno trovato sede aziende creative di diversi ambiti, spaziando dalla progettazione architettonica all’interior design, dalla pubblicità alla lavorazione della ceramica, fino alla consulenza artistica.
Ogni visitatore oggi qui può percepire una perfetta armonia tra il vecchio e il nuovo e una vibrante energia, in equilibrio tra passato e futuro.

L’arredamento outdoor firmato Colos
Per l’area esterna di Oddhaus sono stati scelti dei moderni tavolini e sedie firmati Colos in metallo verniciato verde scuro. La scelta risulta particolarmente vincente perché il risultato finale è un meraviglioso e armonico contrasto con il rosso mattone delle mura dell’edificio e della pavimentazione del piazzale.
I tavoli Ta progettati da Jeremiah Ferrarese hanno il vantaggio di poter essere facilmente impilati e ribaltati in poche mosse e le sedute Villa disegnate da Jun Yasumoto garantiscono il massimo comfort: l’ideale per favorire lo scambio di idee e liberare tutta la creatività.
